Meditazione per i tempi moderni

Gi "esperti" sicuramente, alla vista di questo titolo, staranno arricciando il naso infastiditi dalla profanazione di qualcosa di sacro come la meditazione, la quale non ha tempo, perché viene insegnata da sempre e non può essere legata a canoni riferiti a particolari epoche della società!
Eppure, della meditazione si è detto, si è scritto. si è insegnato di tutto e di più. Dal bisogno di realizzare una scorciatoia al personale benessere, al tentativo di accostare una persona ad un particolare credo religioso, la meditazione è stata descritta come la panacea che risolve tutti i problemi: basta sedersi in assoluta tranquillità, respirare tranquilli, visualizzare scene di profonda armonia, o lasciarsi guidare dalla voce suadente di un maestro.
Insomma, un bel viaggio nel nostro immaginario che, probabilmente, ci aiuta magari a dormire un pò meglio.
Tutto qui?
Onestamente, e sopratutto in un contesto sociale come quello di oggi, dove la produttività, la competitività, il rampante narcisismo che oramai ci afferra tutti, a partire dalle prime esperienze post adolescenziali rendendolo parte oramai inseparabile del nostro carattere, ci permettono di trarre benefici da una pratica di cui sappiamo ben poco, solo quel poco che riusciamo a leggere su Wikipedia, o su qualche libretto consigliato da amici o da esperti che giurano di averne tratto immensi benefici.
Stiamo, quindi, parlando di Meditazione, o di qualche corsetto di rilassamento, associato alla palestra e chiamato meditazione?

Eppure, la Meditazione è una pratica che può rinnovarci, non solo confortarci; può farci incontrare nuovamente l'umanità che stiamo perdendo a causa di uno stile di vita proposto dalla società, ma alla quale anche noi siamo profondamente attaccati, perché ci offre "sicurezza" esistenziale. Tranne, poi, a scoprire che quella sicurezza esistenziale non era altro che un ulteriore prodotto di consumo... ma alcune volte è troppo tardi!

Capire, quindi, che la Meditazione non funziona attraverso la volontà, attraverso il pensiero razionale e, tanto meno, con l'aiuto di qualche assistente esperto  è fondamentale. La Meditazione agisce nel profondo della Coscienza, un luogo il cui nome ci riempie la bocca durante discorsi impegnati, ma di cui conosciamo ben poco; anzi, di cui non possiamo conoscere nulla a livello dialettico.

Queste puntate, dunque, non potranno che essere riflessioni, anche se a volte impegnative, ma non potranno essere considerate meditazioni in un contesto auditivo. La Meditazione, forse, scenderà successivamente nella Coscienza, in assoluto silenzio del pensiero razionale, se quelle riflessioni le abbiamo fatte nostre.
Sono la perenne ricerca delle Upanishad.

La serie prosegue con episodi quindicinali